Senza distinzione di razza, colore, religione, status sociale.. un pensiero va a loro. Uomini/donne/bambini come noi, con le stesse ossa, la stessa conformazione, degli esseri umani in fuga da un luogo dove le donne vengono quotidianamente stuprate, gli uomini privati delle loro libertà fondamentali e i bambini della loro spensieratezza. Gente che spera in una vita migliore, in una seconda possibilità...
Era una sera come qualunque altra e Giorgia, la mia amica, ci propose di fare un viaggio in Europa tra amici...perché no? Ma che sia un viaggio economico! Siamo giovani, i tempi che corrono, si sa, sono quelli che sono...Un weekend lungo senza troppe pretese sarebbe stato l'ideale... Il rito iniziale per incominciare a farsi un'idea su dove andare è sicuramente quello di esaminare accuratamente i siti delle compagnie aeree low-cost più famose per capire quali siano le tariffe e i giorni più convenienti ...ed eccola là: Budapest! ...Budapest?! E che ci andiamo a fare a Budapest? Ma dove sta Budapest? ...Ma soprattutto: ma che c'è da vedere a Budapest? Ed ecco che inizia il rito secondario: Google -> "cosa vedere a Budapest"...Non ci saremmo mai aspettati tutte le meraviglie che questa città possiede! Ok, challenge accepted! Che vada per Budapest! Abbiamo deciso di prenotare un grande appartamento per 4 con bagni separati vicino alla fermata Oktogon ad un prezzo veramente stracciato ed ecco fatto: con poco meno di 170 EURO a persona il viaggio di 4 giorni a Budapest era prenotato. Ci siamo informate su "cosa fare a Budapest", "cosa vedere a Budapest", "dove mangiare a Budapest" ed ora è inutile star qui a creare un post su "cosa fare/mangiare/visitare/vedere a Budapest in 4 giorni". Il nostro è più un racconto, una documentazione, una pagina di diario relativa a questa esperienza fantastica e inaspettata (e che ovviamente consiglio e consigliamo a chiunque), perché oltre che a spendere poco, la città merita di essere visitata. Siamo arrivati la sera tardi e il signore che ci aveva affittato l'appartamento, una persona veramente deliziosa, ci ha portati dall'aeroporto all'appartamento in macchina. Il giorno dopo ci siamo alzati di buon'ora e siamo partiti alla scoperta della "Parigi dell'Est". C'è da dire che la metro di Budapest è davvero caratteristica, in stile antico, molto vicino a quello della belle époque.. Quella di Budapest è la metropolitana più antica dell'Europa continentale risalente, infatti, al 1896 ed è stata dichiarata Patrimonio dell'umanità nel 2002. Giunti alla fermata del Parlamento, nonostante la pioggerellina, abbiamo deciso di visitarlo all'interno prenotando i biglietti on line, scegliendo la visita guidata in italiano. Tutto si è svolto regolarmente e con puntualità. Giro veloce (45 min) ma più che abbastanza per ammirare le bellezze interne e ascoltare piacevolmente la spiegazione. Consiglio di prenotare i biglietti direttamente dall'Italia on line, vista la sua maestosità tipica dell'architettura neogotica (estesa in orizzontale piuttosto che in verticale) è da visitare ad ogni costo!! Una volta usciti dal Parlamento abbiamo deciso di incamminarci verso l'isola Margherita: il nome attuale dell'isola deriva da Santa Margherita d'Ungheria, figlia di Bela IV, che visse in un convento dominicano fino alla sua morte, nel 1270; sull'isola sono presenti dei ruderi della chiesa e del convento che ospitava la santa ungherese. Abbiamo affittato un risciò e, tra varie peripezie, abbiamo fatto un bel giro in lungo e in largo dell'isola imbattendoci in un piccolo zoo, contenente una grande varietà di anatre esotiche, oltre che altri animali. Andare a Budapest senza costume, asciugamano e ciabatte anche in inverno?? Sbagliato, mai farlo!! Budapest è anche (e soprattutto) famosa per i suoi centri termali (low low low cost rispetto a quelli italiani), proprio per questo abbiamo deciso di far entrare nel nostro bagaglio a mano anche loro!
Budapest è una delle città più famose al mondo per le sue acque termali. In tutto il territorio della capitale ungherese si contano oltre cento sorgenti di acque calde con virtù curative conosciute già al tempo dei romani e dei turchi che vi costruirono numerosi bagni e complessi termali. Tra le terme più suggestive ci sono le Terme di Szechenyi, un complesso termale tra i più grandi d’Europa ospitato in un edificio in stile neo-barocco, dotato di uno spazio all'aperto con piscine con acqua calda (fantastiche in primavera) e di numerosi spazi interni con percorsi termali. Ma chi l'ha detto che la Calabria è solo mare? La Calabria è anche montagna, collina, natura incontaminata, cultura, gastronomia e tradizione... La Calabria è un'infinita scoperta di posti meravigliosi.. Per le feste pasquali abbiamo fatto una passeggiata per i borghi calabresi, in provincia di Reggio Calabria, e ci siamo imbattuti nel borgo di Stilo, uno dei borghi più belli d'Italia. Certamente l'accoglienza iniziale del paese non è delle migliori e lascia un pò a desiderare, ma poi, inoltrandoci nel paese, abbiamo scoperto delle realtà culturali, storiche e tradizionali fantastiche.. Per prima cosa abbiamo visitato gratuitamente la Cattolica: un tempietto greco-bizantino la cui costruzione risale al X secolo. Sin da subito siamo rimasti sbalorditi dalla sua bellezza, dalle sue dimensioni ridotte, dalla sua posizione sotto le falde del Monte Consolino ma soprattutto dalla sua affascinante storia. Entrare al suo interno è qualcosa di emozionante perché si comprende quanta storia sia trascorsa in questa piccola e bellissima costruzione. Le spiegazioni del gentilissimo custode servono a farti entrate ancora di più nella sua storia , ogni particolare prende vita. Di eccezionale valore sono gli affreschi al suo interno... Chiesa matrice DuomoDopodiché abbiamo deciso di inoltrarci nel paese che si potrebbe definire una vera e propria bomboniera! Trai vicoli e gli scorci unici al mondo, rimasti intatti e immutati dopo decenni e decenni, incontaminati, ignari della modernità e della frenesia che accompagna le nostre giornate, ci siamo trovati di fronte al Duomo di Stilo o Chiesa Matrice. Si tratta di un edificio religioso di stile tardo-barocco del XVI secolo. Venne menzionata per la prima volta nel 1094 come ecclesia episcopi, dal latino "chiesa episcopal", e quindi forse potrebbe essere stata una antica sede vescovile. Il portale ogivale in pietra calcarea di stile-romanico-gotico è del XII secolo. Alla sinistra del portale sono attaccati alla parete due piedi in marmo provenienti da una statua romana. Nonostante la sua bellezza e unicità architettonica, abbiamo notato che molto probabilmente (e purtroppo!) la chiesa è ormai abbandonata e inutilizzata. Le porte medievali: la porta StefaninaContinuando la nostra passeggiata per il paese il passato ha preso sempre più vita una volta passati sotto la Porta Stefanina. Nel primo Medioevo, Stilo era cinta da mura e torri, e ben cinque porte (Porta Reale, Porta Terra, Porta Scanza Li Gutti, Porta Stefanina e Porta Cacari), vi davano accesso all’urbe. Di tre di esse non rimane traccia alcuna, e precisamente, Porta Terra, porta Scanza li Gutti, e porta Cacari. Fino a meno di un secolo fa esisteva invece la Porta Reale; era formata ad arco alla cui sommità centrale v’era scolpito lo stemma della città. Di essa, ora, rimangono solo avanzi murari. Bene si conserva invece la Porta Stefanina. A sostegno si erige, su di un fianco di essa, una torre rotonda, mentre l’altro suo lato si appoggia al muro della Chiesa dei Domenicani. Maestoso è il portale in blocchi di granito intagliati, secondo una classica lavorazione medioevale. Stilo è l'esempio della Calabria che sta cambiando, l'impegno di chi la vive ogni giorno a farla vivere a chi la visita da turista, si respira nell'aria il desiderio di cambiare, di vivere mantenendo viva la tradizione e la cultura.
La Cunfrunta è un rito religioso praticato nel cattolicesimo. Essa viene definita in alcuni paesi come Affruntata, Cunprunta , Cumprunta, Ncrinata, Svelata o A'Giunta. Questo rito è una rappresentazione religiosa che consiste nell'incontro tra Gesù risorto, la Madonna e Giovanni Apostolo durante la Domenica di Pasqua. La definizione nasce anche da ciò che il vangelo riporta a proposito dei dialoghi che accompagnano l’incontro tra San Giovanni e la Madonna, l’incredulità dell’avvenuta Resurrezione di Gesù Cristo e la necessità di un “Confronto” diretto con la realtà, cioè la constatazione di persona dell’avvenuto miracolo. L'affruntata (incontro in calabrese) si tiene nei comuni delle province di Reggio Calabria, Vibo Valentia e nella parte meridionale della provincia di Catanzaro, dove è conosciuta anche con il nome di Cunfrunta,nel periodo di Pasqua. È di carattere prettamente popolare, con origini pagane. La manifestazione si svolge per le strade e nelle piazze dei comuni, dove tre statue (raffiguranti Maria Addolorata, Gesù e san Giovanni) vengono trasportate a spalla, da quattro portatori per statua, per simboleggiare l'incontro dopo la resurrezione di Cristo. Essa viene preparata e provata a lungo in precedenza. L'affruntata è inscenata anche in altri comuni d'Italia e all'estero, ad esempio a Toronto in Canada, dove le comunità di emigrati hanno deciso di mantenere le tradizioni dei paesi d'origine.
Nei giorni di Pasqua abbiamo deciso di recarci a Sant'Andrea Apostolo dello Jonio, in Calabria, dove la Pasqua è molto sentita e in cui in tutti i paesi vengono praticati riti religiosi per onorare il Cristo e la sua resurrezione. E' stato molto emozionante vedere come tante persone si impegnino per una rappresentazione religiosa e come tante altre si commuovano in quel momento reso da tutti così solenne. L'attimo dell'incontro tra le due statue del Cristo e della Madonna in realtà ha commosso anche me, vedere poco prima tre angeli correre per il paese con i tamburi, le ali dietro le spalle e la coroncina d'oro in testa mi ha suscitato una gioia nel cuore indescrivibile. |
Archivi di viaggi
Settembre 2015
Chi Siamo?Siamo Giulia e Massimiliano, amanti della fotografia, dei viaggi, della continua scoperta di nuove culture, nuove tradizioni, nuovi usi e costumi, nuove etnie, nuovi odori, nuovi sapori. Insieme tutto è possibile, se non lo provi, non lo potrai mai sapere. |